Perché è ancora possibile salvare le api
Marco Valentini, uno dei punti di riferimento quando si parla di apicoltura naturale e biologica, ha pubblicato di recente un bel libro che ho divorato.
Il libro si intitola “perché è ancora possibile salvare le api. Ecco come l’ho spiegato a mia nipote“, è stato pubblicato nell’aprile 2019 ed è un libro veramente per tutti, sia apicoltori alle prime armi che esperti, per chi è completamente a digiuno dell’argomento ma vuole farsi un’idea chiara.
Le api scopaiono: lo sanno tutti ormai
In televisione, alla radio, su decine di siti internet che trattano di ambiente e natura, ma anche su quasi tutti i quotidiani e le riviste, si parla sempre più di frequente di api e della loro scomparsa.
Per chi ha le api, chi fa l’apicoltore, sa quanta curiosità il tema api susciti tra amici e parenti.
Mi capita spesso di essere a tavola con persone anche sconosciute, che una volta appreso che sei apicoltore, mi tempestano di domande.
Parlare di api e apicoltura
La cosa ovviamente non può che farmi piacere almeno per due motivi: il primo è che l’apicoltura è la mia più grande passione e quindi ne parlerei fino a stramazzare al suolo esausto.
La seconda è perché penso che non ci sia mai abbastanza cultura e consapevolezza sul tema api, ambiente e biodiversità.
Lo scopo di questo progetto che stiamo portando avanti con Andrea, è proprio quello di diffondere consapevolezza e amore per la bio-diversità, nell’uomo e nell’ambiente.
Le api sono da sempre l’insetto più amato dall’uomo, è l’animare che produce il cibo più dolce e gustoso. Da secoli l’uomo lo studia e ne scrive, è l’insetto su cui sono state pubblicate più cose, libri, riviste. Si spazia dalle guide più tecniche su come diventare e fare l’apicoltore, a libri più specifici sui vari tipi di trattamenti o sui nemici delle api.
Ogni giorno o quasi, compaiono articoli su quanto le api siano in pericolo, su come si possano salvare, su cosa si possa fare per salvare le api, anche nel nostro piccolo. Questo libro prova a dare una risposta a queste domande.
Una risposta che vada oltre al: piantare i fiori per le api, che comunque è un’azione simbolica fondamentale, oltre che arricchente da un punto di vista estetico. Prova ad andare al cuore del problema per li risolvere i nodi più complessi.
Tutto questa lunga introduzione per arrivare finalmente al libro di Marco Valentini, pioniere dell’apicoltura biologica e bee-friendly noché autore del blog www.bioapi.it, un vero portale di riferimento per chi si approccia all’apicoltura naturale, ricco di consigli utili e spunti di lavoro.
Biodiversità: perché è importante
Marco ha creato un dialogo con la piccola nipote sul mondo delle api. Il libro nasce dalla necesittà di rispondere alle numerose critiche arrivate dagli apicoltori industriali sulla Carta di San Michele all’Adige.
La carta è un appello per la tutela della biodiversità delle sottospecie autoctone di Apis Mellifera.
Ossia è la presa di coscienza che la salute delle api non dipende solo dalla degradazione dell’ambiente in cui vivono (e in cui viviamo anche noi), ma anche da una perdita della biodiversità nella genetica delle api che vengono allevate per produzione e profitto.
Il libro ruota tutto attorno alla volontà di spiegare al lettore perché la biodiversità nell’ambiente e nella genetica delle api siano assolutamente importanti ma al tempo stesso fattori incredibilmente trascurati.
Biodiversità negli ambienti agricoli, nei giardini e nei campi. Questo è importantissimo ma non tutti ne hanno coscienza. Anche la nostra prima esperienza si è dovuta scontrare con questo fattore. Sebbene biologici, i grandi appezzamenti senza siepi, macchie di vegetazione spontanea, corsi d’acqua, sono ambienti ostili alle api, di tutte le sottospecie, e non solo.
Non dimentichiamoci infatti che quando parliamo di difesa delle api abbiamo il focus puntato su un animale specifico, spesso ne parliamo ai fini economici, rispetto agli apicoltori ed alla loro attività. Questo è giusto ma è solo un aspetto. Le api sono insetti impollinatori, come i bombi, le osmie e così via. Tutti questi insetti sono in pericolo, tutti sono utili e vanno protetti.
Biodiversità e salvaguardia delle specie autoctone di apis mellifera. Su questo punto l’autore insiste particolarmente ed a ragione.
Questo è forse il principale problema delle api causato proprio dagli apicoltori industriali e in gran parte ignoto al grande pubblico come a molti addetti al settore.
Il libro, sebbene nato come un dialogo tra nonno e nipote non è affatto banale, anzi. Grazie alla supervisione della Word Biodiversity Association, di Paolo Fontana e Marco Lodesani, il profilo scientifico è assolutamente preciso e curato.
La lettura del libro scorre veloce, tra una domanda e l’altra il lettore capisce l’importanza fondamentale anche di scelte piccole, quotidiane, mai banali, per affrontare un problema globale immenso.
Il grande pregio di questo libro è che dopo aver affrontato tutta una serie di nodi attorno ai nemici delle api, dalla Varroa Destructor, all’agricoltore ingordo, conclude con una serie di possibilità perché è ancora possibile salvare le api e dobbiamo assolutamente farlo.
Il libro è stato pubblicato dalla WBA, costa 9,50€ e sono circa 80 pagine. Le illustrazioni interne e della copertina (che arricchiscono e di non poco il libro) sono di Alice Saccenti.
Puoi comprare il libro in qualsiasi libreria della tua città, oppure online cliccando qui o sul sito di WBA.