Efsa conferma: i neonicotinoidi sono pericolosi per le api…
Il primo marzo (ieri) l’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha pubblicato nuove valutazioni su tre pesticidi della classe dei neonicotinoidi: clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam. Questi tre pesticidi erano sottoposti a restrizione da parte della UE fin dal 2013. Erano infatti vietati per le culture: girasole, colza e mais, ma consentiti in serra, per i cereali invernali e alcune colture dopo la fioritura.
Jose Tarazona, capo dell’unità Pesticidi dell’EFSA, ha dichiarato: “La disponibilità di una quantità così notevole di dati ci ha permesso di ottenere conclusioni molto dettagliate. C’è una variabilità nelle conclusioni, dovuta a fattori come le specie di api, l’uso previsto del pesticida e la via di esposizione. Sono stati identificati alcuni rischi bassi, ma nel complesso è confermato il rischio per i tre tipi di api che abbiamo valutato. ”
Ossia come già era successo per i pesticidi spray fogliari, viene confermato l’alto rischio anche per questri tre neonicotinodi.
Queste nuove valutazioni, fatte su ampia scala, permettendo una vasta raccolta di dati e una revisione sitematica della letteratura ha riguardato: api solitarie, api selvatiche e api da miele e sono stete valutati: residui nel polline d’api e nettare; deriva della polvere durante la semina / applicazione dei semi trattati; e consumo di acqua.
Questo perché, semplificando, i neonicotinoidi hanno come effetti dannosi la perdita di orientamento, ostacolano l’apprendimento e la riproduzione delle api portando quindi ad una forte riduzione della capacità di bottinare, della ricerca delle fioriture e del ritorno all’arnia e un vigore minore della colonia. Inoltre queste sostanze chimiche si diffondono nei terreni agricoli, vengono dilavate dall’acqua e diffuse dal vento nei terreni vicini dove inquinano le fioriture venendo assorbiti dalle piante, finendo nei fiori e quindi nel polline.
Fonte: Neonicotinoids: risks to bees confirmed
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