Bee hotel, cos’è, a cosa serve e perché lo…
Le api non sono poi così importani nell’impollinazione dei fiori.
L’importanza delle api e degli insetti impollinatori è ormai consapevolezza comune. Come è condivisa da tutti l’urgenza di salvaguardare gli insetti a righe.
Molti pensano che sia così, ma lo è realmente?
Il ritmo con il quale le api e tutti gli altri insetti impollinatori stanno scomparendo è davvero preoccupante.
Da loro dipende una quota consistente della produzione mondiale di cibo.
Si stima che oltre il 75% di tutti gli alimenti prodotti, siano possibili grazie all’impagabile ruolo degli impollinatori.
Sono anni che scienziati ed ambientalisti provano a far capire che le api sono molto più utili dei fertilizzanti per avere un buon raccolto, tuttavia ancora, sopratutto in questo periodo, sono ancora tantissimi i campi di colore arancione per i diserbanti. E’ un continuo via vai, nelle strade di campagna di trattori che trascinano botti con antiparassitari e insetticidi.
Prima abbiamo parlato del 75% degli alimenti prodotti grazie agli impollinatori, ma solo il 15-30% degli alimenti prodotti dall’agricoltura sono impollinati da api gestite da apicoltori.
Questo vuol dire che la maggior parte di quello che mangi non è impollinato dalle api curate dagli apicoltori, ma da api selvatiche e dalla loro collaborazione.
Troppo spesso, sopratutto nell’ultimo periodo, si sta dando grande importanza all’ape da miele, ma si trascura tutto il resto.
Chi legge questo blog sa quando abbiamo a cuore la biodiversità e che siamo sempre orientati a cercare la complessità nella bellezza della natura.
Ecco quindi che oggi ti voglio parlare delle api selvatiche.
Secondo una ricerca dell’università di Stanford le interazioni tra api selvatiche e api mellifere aumentano l’efficenza di impollinaizone di quest’ultime fino a 5 volte sul girasole ibrido e raddoppiano l’efficenza sulle fioriture medie.
Questo è un dato estremamente interessante perché ci fa capire, ancora una volta quanto siano importanti fattori come habitat e biodiversità.
In sostanza posso portare grandi quantità di arnie su un campo, come avviene nei grandi appezzamenti californiani di mandorle, ma non otterrò mai un’impollinazione efficente come avverrebbe se in quei campi fossero presenti anche le api selvatiche.
Ma quanti tipi di api esistono?
Le api si suddividono in 6 famiglie: Apidae e Megachilidae, Andrenidae, Colletidae, Halictidae e Melittidae.
Le nostre api mellifere, come anche i bombi, appartengono alla famiglia delle Apidae che è anche quella più numerosa con oltre 530 specie.
Di questa grandissima varietà di api, pochissime sono conosciute al grande pubblico.
La distruzione degli habitat dovuta all’espansione delle città, incendi, disboscamenti e diserbanti, mette a serio rischio estinzionela maggior parte di queste specie.
Cosa puoi fare per salvare le api
La salvaguardia delle api è un’urgenza mondiale e come tale va affrontata globalmente. Questo non vuol dire che noi, nel nostro piccolo non possiamo già fare molto.
Salvare le api è ancora possibile, se sai come farlo!
Le cose che puoi fare sono:
- Diventare apicoltore;
- Prediligere alimenti biologici e a chilometro zero;
- Piantare fiori e piante nel tuo terrazzo o giardino;
- Costruire o installare una casetta per insetti (bee hotel);
Se diventare apicoltore, non è così facile, richiede molto impegno e non te la senti, puoi puoi pensare di installare una arnia Kenya Top Bar nel tuo giardino, sarebbe bellissimo.
Puoi comunque ospitare parecchi insetti utili installando una casetta per insetti, detta comunemente bee hotel.
Non mi piace il termine bee hotel, sebbene sia quello più diffuso, perché il concetto di hotel implica una permanenza con una fine, un soggiorno di villeggiatura, invece nelle nostre casette gli insetti devono trovare casa, appunto.
Anche concentrare lo sguardo sulle api è limitativo, nell’hotel – casetta- tanti altri insetti utili troveranno alloggio.
Cos’è il bee hotel
Secondo una ricerca dei dipartimenti di biologia delle università di York e Toronto, i bee hotel possono essere un ottimo strumento per rallentare lo spopolamento delle api selvatiche.
Il bee hotel è una struttura in legno dalla profondità variabile tra i 10 e 15 cm circa che ospita cannuce, spezzoni di canne di bamboo, pigne, ceppi di legno forati con il trapano, cortecce, paglia, creta o qualsiasi altro materiale naturale.
All’interno dei vari spazi, in base al tipo di spazio, troveranno alloggio tipi diversi di insetti.
Che api ospitano i bee hotel?
Le api che possiamo ospitare all’interno del nostro bee hotel sono le api solitarie, ossia quelle che non vivono in colonie.
No, non sono i bombi, anche loro vivono in colonie anche se meno numerose di quelle delle api allevate dagli apicoltori.
Le api solitarie sono api che depongono all’interno delle canne e cannucce e fanno tutto da sole, ed essendo solitari, sono anche molto tranquelli, meno attaccabrighe.
Queste api solitarie sono estremamente interessanti perché come detto, hanno un alta capacità di impollinare essendo piene di peli, fondamentali per raccogliere tanto polline.
Attenzione però, ogni ape predilige una certa lunghezza delle canne e un diametro preciso. Le misure quindi devono essere adeguate, ne troppo grosse ma neppure troppo piccole.
L’alta varietà di insetti potenzialmente presenti nel tuo territorio rende opportuno fare delle prove per vedere che tipo di supporto è preferito dagli insetti.
In genere la lunghezza delle canne dovrebbe essere di circa 9 -10 cm, devono essere chiuse da una delle due estremità e avere un diametro compreso tra i 4 e i 12 mm.
Spesso in commercio si trovano strutture con una profondità minore che tuttavia sono poco apprezzate dalle api solitarie.
Come installare un bee hotel
Una corretta posizione del nostro bee hotel è fondamentale affinchè venga popolato e usato al meglio dagli insetti.
Ler regole da seguire sono semplici:
- Il rifugio deve essere posizionato ad una altezza di circa un metro e mezzo dal suolo almeno;
- La migliore esposizone è a sud, sud-est per avere il miglior irraggiamento possibile;
- Va fissato saldamete al supporto, alla parete o al tronco dell’albero scelto in modo che il vento non possa scuoterlo. E’ anche importante che abbia un fondo affinchè il vento non possa attraversalo rafreddano i nidi;
- L’ideale è che sia riparato da pioggia e umidità, quindi sarebbe meglio posizionarlo sotto una copertura, un tetto o un terrazzo. Se questo non è possibile è bene che il bug hotel abbia un tetto spiovente, meglio se in metallo per non far inumidire le falde in legno;
Compralo
In commercio ci sono decine di modelli diversi di beehotel. Alcuni molto semplici, altri che sembrano delle casette per uccelli.
Quelli che preferisco sono quelle con le canne in cartone, facilmente asportabili. Ideali per una corretta manutenzione del bee hotel e per garantire l’igiene di questa nostra casetta sul terrazzo.
Alcuni bee hotel sono fatti con materiale di facile reperibilità come pigne e legnetti, il che potrebbe essere un’ottima idea se poi si cambia tutto all’inizio della primavera avendo cura di preservare i bozzoli per la nuova stagione.
Sconsiglio i modelli fatti con dei buchi di trapano nel legno.
Se avete esperienze in questo campo, condividetele qua sotto nei commenti, così impariamo tutti!
Ecco un modello molto semplice che possiamo comprare per copiarlo poi a casa.
Viene fornito con i tubi di bamboo, una lunghezza di circa 9 cm e una forma ad ottagono, che ricorda l’esagono delle celle delle api, anche se appunto queste nostre api solitarie non costruiscono su celle ad esagono come le api da miele.
Molto carino ed interessante è anche questa struttura, che possiamo riempire con vari tipi di materiale.
E’ forse quella che preferisco: è di grandi dimensioni 20,5 cm x 19,5 cm x 24 cm, in legno naturale FCS non trattato di alta qualità e un design pulito che si adatta ad ogni tipo di balcone o giardino.
Puoi inoltre reperire i tubi in cartone qui.
Come costruire un bee hotel
Costruire un bee hotel è davvero molto facile.
Puoi partire da materiale di recupero, scarti di tavole o legname che hai a casa.
Quando realizzi un bee hotel è importante che fai attenzione ad alcune semplici regole:
- Non deve pioverci dentro;
- La casetta deve essere saldamente fissabile ad un muro;
- E’ importante che abbia il fondo chiuso;
- Deve essere profondo almeno 9-10 cm;
- Tieni a mente che deve essere lavabile e manutentabile facilmente.
Dai un’occhiata ai modelli che sono in commercio per trarre ispirazione.
Per quanto riguarda le canne, puoi reperire i tubi in cartone qui.
Manutenzione
Una buona manutenzione è alla base della riuscita del nostro bee hotel.
Se già pensi di non avere tempo o voglia di effettuare una manutenzione annuale della struttura, meglio non installarla ma se sei arrivato a leggere fino a qui, probabilmente
Ecco un video consigliato anche dal WWF
Altre fonti da consultare:
Questo articolo è frutto del mio primo approccio con i bee hotel, ancora sono un neofita con tanta voglia di sperimentare ed imparare. In rete trovi tantissime altre esperienze, sopratutto di appassionati dei paesi anglosassoni, dove l’instalalzione dei bee hotel si è diffusa ormai da più di 20 anni.
Ecco alcune fonti che puoi consultare per ampliare la tua preparazione:
How to Make and Manage a Bee Hotel: Instructions that Really Work
Piccola guida ai midi e rifugi per api selvatiche e altri insetti impollinatori – del WWF Italia
Partire con il piede giusto, sia in apicoltura che con i bee hotel è fondamentale, tuttavia gli errori e l’esperienza sono la cosa che davvero conta.
quindi il mio consiglio è: buttati, prova, insizia a costrutire o installare i primi bee hotel e poi raccontami la tua esperienza.
Se hai domande, dubbi, curiosità, non esitare a contattarmi!
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