Apicoltura: come iniziare da zero
Come diventare apicoltori, i primi passi
Sto scrivendo questo post perché nell’ultimo periodo in tanti mi avete chiesto consigli, abbiamo chiaccherato a lungo e qui provo a riassumere un po’ delle cose emerse.
Non si tratta di una guida per aprire un’attività di apicoltura e neppure troverai informazioni per organizzare al meglio la parte fiscale.
Sono solo alcuni stimoli sull’apicoltura, sul lavorare con le api, con la Natura.
Su internet si trovano una marea di siti che danno informazioni su come iniziare a fare gli apicoltori, curiosamente molti di questi sono siti che parlano di lavoro. Infatti in moltissimi casi l’apicoltura viene rappresentata come un’ottima fonte di guadagno complementare al reddito principale o addirittura come prima sorgente di entrate a fronte di un modesto investimento iniziale.
In parte è così, ma andiamo con ordine.
Provo a scrivere questo articolo partendo da ciò che non ti serve: perché per essere apicoltore non hai bisogno di avere terreni, non hai bisogno di grandi macchinari, non hai bisogno di avere fretta. Proprio così, è la fretta di guadagnare, la fretta di vedere i risultati che la promessa di tale rapidità che spesso viene trasmessa da blog di persone che non hanno mai fatto apicoltura. Non devi avere fretta ma, al contrario, hai bisogno di tanta pazienza, di qualche casetta, una maschera ed alcuni strumenti come la leva e l’affumicatore, di un po’ di telai con foglio cereo e di tanta curiosità e passione.
Dalla passione all’azione.
Tutti, giustamente, consigliano di iniziare studiando, frequentando qualche corso di apicoltura di primo livello, procurandosi un buon libro e chiedendo consigli agli apicoltori della zona.
Per quanto riguarda il corso, prova a cercare su internet se il consorzio agrario della tua provincia ne organizza qualcuno, se lo fa la Regione o altri enti istituzionali, solitamente sono i corsi i più interessanti, tenuti da i migliori esperti del settore.
Partirei con un corso di primo livello, generale, che affronta il problema dalle basi.
Di guide interessanti per l’apicoltura ne esistono parecchie, generazioni di apicoltori si sono formati con Apicoltura Tecnica e Pratica di Alessandro Pistoia (clicca sul link per acquistarlo on-line), lo ritengo un ottimo testo, completo, chiaro, costantemente aggiornato, da tenere sempre a portata di mano.
Una delle cose più belle degli apicoltori è la disponibilità a condividere i segreti, le strategie, i procedimenti. Questo perché l’apicoltura è in continua e rapidissima trasformazione, anche i meno esperti possono avere delle ottime intuizioni.
Entra in contatto con gli esperti della tua zona
La primissima cosa che ti consiglio di fare è il prendere contatti con qualche apicoltore della zona, aiutarlo per un paio di anni, in modo da vedere e fare tutto il ciclo stagionale di lavori in apiario.
Le prime volte dovrai studiare molto, non capirai quello che succede, quello che l’apicoltore fa, non capirai come fa a capire certe cose, frutto dell’esperienza nel ‘leggere’ i telai, nell’annusarli e nel sentirli vibrare. Moltissime parole specifiche sfuggono, non sarà facile vedere l’Ape Regina, spesso non lo è neanche dopo anni di lavoro, persa tra migliaia di operaie.
Seguire un apicoltore è particolarmente utile perché inizi subito a vedere come si lavora in apiario, come ci si muove, cosa si guarda e cosa si teme. Un apicoltore lavora sul campo, conosce perfettamente il territorio sul quale ha le sue postazioni, conosce le fioriture e ne conosce i problemi.
Attenzione però: non sto dicendo che tu non debba leggere e studiare (e continuare a farlo per tutta la vita) privilegiando l’apprendimento pratico, diretto. Vanno fatte le due cose in contemporanea.
Ogni giorno in apiario è diverso dal precedente.
Il grande dramma dell’apicoltura moderna è nella varietà dei problemi che ci troviamo quotidianamente ad affrontare, problemi ogni giorno diversi, che ogni famiglia di api affronta in maniera diversa e alle quali dobbiamo saper dare risposte diverse.
Come diventare apicoltore
Tutto quello che hai letto fino a qui è per dirti che l’apicoltura è un’attività che sempre più si sta specializzando. Se fino all’inizio degli anni ’90, in tantissimi allevavano api per il miele o per integrare il proprio reddito, oggi la maggior parte degli apicoltori lo fa come mestiere principale o comunque ha un alto livello di conoscenza della biologia dell’ape, dei problemi e delle malattie. Questo perché la situazione ambientale nel nostro paese è in profonda trasformazione: inquinamento dei suoli, dell’acqua e dell’aria sono in aumento, come pure le malattie e i parassiti.
Imparare a conoscere tutte le minacce delle api è un prerequisito fondamentale all’inizio di una buona attività.
Se stai leggendo questo articolo in inverno sei nella stagione giusta per fare tutto con la dovuta calma e serietà. Inizia quindi studiando e frequentando qualche corso, poi quando ti sentirai pronto potrai acquistare i primi sciami e le prime casette.
Di solito il consiglio è iniziare con almeno 3 famiglie, per avere abbastanza materiale biologico su cui lavorare. Non superare però i 5 alveari, per non trovarti ad affrontare sciamature ed altri problemi che ti renderanno l’apprendimento più difficile. Gli anni successivi potrai pensare come crescere, con calma e in base alla tua capacità di gestire numeri sempre maggiori.
Come scegliere un’arnia tra le tante in commercio dipende dal tipo di apicoltura che vorrai condurre, dal tuo modo di lavorare e anche dai tuoi gusti, il consiglio iniziale che ti do è di scegliere materiale nuovo e standard.
Nuovo perché sicuramente privo di malattie. Spesso nelle vecchie arnie si annidano problemi che per un apicoltore alle prime armi, ma anche per i più esperti, rischiano di trasformarsi in vere e proprie grane.
Scegliere materiale standard perché poi ti troverai a sposare telai, melari, ecludiregina, apiscampo, da una famiglia all’altra e hai bisogno della massima compatibilità. In Italia le più diffuse sono le arnie Dadant-Blatt con e senza portichetto (qualcuno le definisce anche da nomadismo o stanziali) tuttavia se ne stanno diffondendo anche altri tipi, ma la scelta per un neofita, a mio avviso, non può che ricadere su quelle.
Ecco alcuni miei suggerimenti su come scegliere un’arnia
Attrezzatura
La prima attrezzatura è quella più importante perché è con quella che dovrai lavorare quando ancora non hai manualità e darà forma ai tuoi movimenti. Quindi devi sceglierla con cura, andando in un negozio di prodotti di apicoltura e provandola, sopratutto la tuta, maschera e guanti.
Ad un aspriante apicoltore sconsiglio di comprare l’attrezzatura da laboratorio durante la prima annata, e nel caso ci sia necessità di smielare di appoggiarsi nel laboratorio di qualche apicoltore amico.
Compra tutte cose nuove, sopratutto le arnie, melari e telaini.
Ecco cosa ti serve:
Tuta da apicoltore completa o spezzata (pantaloni e camiciotto con maschera). Il mio consiglio è di prendere lo spezzato, è più comodo, spesso si puoi fare operazioni in apiario usando i jeans che porti al momento.
Compra dei guanti in pelle, poi capirai che è meglio lavorare con quelli in nitrile, ma all’inizio danno una maggior sensazione di protezione, aiutandoti a concentrarti meglio.
Almeno 30 telaini da nido e 27 da melario già infilati, zigrinatore e fogli cerei bio (poi ci torniamo). Una leva, una l’affumicatore, 3 arnie e 3 melari, un escludi regina. Stop.
Vediamo quando costa un buon kit per iniziare la tua attività:
MATERIALE | QUANTITA’ | TOTALE |
Camiciotto + maschera | 1 | 44 € |
Pantaloni | 1 | 26 € |
Guanti in pelle | 1 | 20 |
leva | 1 | 8,62 € |
Affumicatore | 1 | 20 € |
Arnia + Melario | 3 | 351 |
Fogli cerei bio | 5 kg | 125 € |
Telaini nido + melario | 57 | 40 € |
Escludiregina | 3 | 19,20 € |
Apiscampo | 3 | 45 € |
Zigrinatore | 1 | 6,40 € |
Kit pronto soccorso | 1 | 20 € |
Nucleo api | 3 | 450 € |
Totale: | 1175,22 € |
Qundi per un kit base andrai a spendere circa 1200 €. A questa cifra vanno aggiunti i costi per i trattamenti, quindi ossalico o quello che deciderai di fare.
Nel caso tu voglia partire con l’ossalico sublimato, dovrai aggiungere altri 400/450 € per comprare tutta l’attrezzatura che ti serve, tuttavia puoi pensare di partire facendo l’ossalico spruzzato, ma ancora non è il momento di parlare di trattamenti, lo vedremo più avanti.
Come vedi la spesa è piuttosto bassa e non tiene conto del mezzo che ti servirà per spostare le api, dei costi per impiantare la postazione.
La spesa è tutto sommato contenuta e questo è uno dei motivi che spinge molte persone a vedere nell’apicoltura una buona attività per incrementare il reddito familiare a fronte di un investimento modesto.
Inizia bene con buona cera.
La cera che userai è importante, inizia con cera biologica certificata, con meno residui possibile, oltre al fatto che è la casa delle api, è dove nasceranno, è dove mangeranno e depositeranno il miele, e quindi deve essere della massima qualità, considera che pulire un apiario da cera sporca, inquinata è molto complicato.
Questi sono solo alcuni piccoli consigli per approcciarsi correttamente al fantastico mondo delle api. Una corretta gestione dell’apiario è fondamentale perché errate pratiche apistiche possono danneggiare le tue colonie ma anche quelle di chi ha postazioni vicino alle tue quindi iniziare con il piede giusto, con la dovuta formazione, con umiltà e voglia di imparare è fondamentale!
Ho scritto un articolo su come sono diventato apicoltore, se ti interessa ecco il mio inizio.
Raccontami la tua esperienza, come hai iniziato? Quali sono state le tue strategie? Quali le prime problematiche che hai affrontato?
Fammi tutte le domande che vuoi!
Se hai domande, curiosità, vuoi approfondire qualche cosa che non ti è chiara, non ti fare scrupoli e chiedimelo mandandomi una e-mail a: beedifferent [at] gmail.com o lasciando un commento qui sotto!
18 COMMENTS
Vorrei avere informazioni riguardo L attività di apicoltore e necessario fare dei corsi o avere un attestato e i costi per iniziare grazie
Ciao Elisabetta, scusami ma il sistema di gestione del sito aveva messo questo tuo messaggio tra lo spam e mi sono accorto solo ora.
Per quanto riguarda l’attività di apicoltore, sicuramente il mio consiglio è fare dei corsi o comunque affiancare qualcuno con esperienza in modo che quando inizierai con le tue api, saprai un minimo come muoverti.
Altra cosa da fare è leggere tanto, studiare i vari manuali (alcuni li cito nel mio articolo) altri validi si trovano facilmente in libreria.
Sui costi per iniziare ti rimando alla tabella contenuta in questo articolo ma se hai bisogno di indicazioni più specifiche, chiedimi pure.
ciao io vorrei iniziare ore come piccolo apicoltore ma ho diritto a di finanziamenti a fondo perduto?
Ciao Emanuele, spesso i contributi più interessanti sono regionali, di che regione sei?
Mi piacerebbe iniziare questo percorso soprattutto x la salvaguardia della specie…
Buongiorno, mi chiamo Stefano e sono un ragazzo giovane di 24 anni a cui piacerebbe iniziare questo percorso, mosso soprattutto dalla voglia di salvaguardare questa bellissima specie e dalla curiosità di imparare questo mestiere.
Posso chiederti alcuni consigli su dove e come cominciare?
Buongiorno, mi chiamo Stefano e sono un ragazzo giovane di 24 anni che avrebbe piacere ad entrare in questo mondo nuovo, motivato dalla curiosità di questo mestiere e dall’interesse per salvaguardare questa specie sempre più a rischio.
Volevo chiederti dove e come posso informarmi per imparare questo mestiere?
Ciao Stefano, certo, chiedimo tutto quello che vuoi! Di dove sei? Se vuoi scrivermi delle domande via mail è beefferent (at) gmail.com altrimenti con un commento qui sul sito ma purtroppo abbiamo avuto vari attacchi di spam e abbiamo dovuto mettere in moderazione tutti i commenti, questo ci porta ad essere più lenti nell’approvazione e nelle risposte. Però le domande e risposte qui sui commenti possono essere di aiuto anche ad altri
Salve, vorrei iniziare a fare l’apicoltore ma non a scopo di lucro. Vorrei mettere due o tre casette in balcone per la salvaguardia delle api ma anche perché sono attratto da questa attività “naturale”. Chiedevo se ci vogliono permessi o dove potrei rivolgermi perché non conosco nessuno che faccia questa attività.
Ciao, scusa il ritardo nella risposta. Sinceramente per mettere le api in terrazzo non so darti indicazioni precise. Immagino tu debba parlare con l’amministratore e avere il consenso dei condomini. Altra cosa che puoi fare è rivolgerti all’ufficio veterinario della tua ASL e in comune per avere tutte le informazioni specifiche, spesso le norme che regolamentano queste situazioni sono diverse da comune a comune.
Salve, mi chiamo Gianluca, ho una domanda; volevo sapere se effettivamente il mestiere dell’apicoltore sia particolarmente duro….e api richiedono una cura quotidiana o diciamo che come attività si può ben incastrare con una serie di tanti altri impegni?? Non sò se mi sono ben spiegato…
Ciao Gianluca, il mestiere dell’apicoltore è appunto un mestiere, quindi richiede un certo sapere, una buona quantità di tempo e tanta pazienza.
Il bello dell’apicoltura è che però puoi modulare il tuo impegno. Cosa vuol dire? Vuol dire che se hai poco tempo puoi seguire 5 arnie, se ne hai di più puoi crescere.
Conosco apicoltori che lo fanno come secondo lavoro e gestiscono anche 50/60 casette senza problemi. Nel loro caso l’esperienza e la capacità di lavorare sulle api dovuta agli anni di esperienza fa si che riescono ad organizzare il lavoro in maniera estremamente efficiente.
Conosco anche chi ha poche cassette e lo fa dopo il lavoro ma lo fa male.
Quello che ti posso consigliare è di partire con molta calma e capire fino a dove riesci ad arrivare. Tieni sempre presente che è un lavoro stagionale, in autunno e inverno avrai molto meno da fare, in primavera almeno ogni 5/7 giorni le devi visitare. Spesso, per chi fa l’apicoltura come terza, quarta cosa, la visita in apiario è programmata per dei giorni specifici, ma se quei giorni piove e non puoi andare?
Ecco, questo sul lungo periodo è da evitare per la salute delle tue famiglie e per la salute delle famiglie dei tuoi vicini.
Spero di esserti stato esauriente, se hai ancora domande, non ti fare scrupoli!
buongiorno,
domanda semplicissima; una volta che i telai sono pronti x essere smielati a chi mi dovrò rivolgere per ottenere il miele in vasetto?
Agli inizi vorrei evitare di acquistare smilatore, decantatore ecc ecc-
grazie e complimenti per il sito.
Matteo
Buongiorno, grazie per i complimenti! Fanno davvero piacere. Purtroppo la domanda non è semplicissima, nel senso che dovresti trovare o un apicoltore che ti presta il suo laboratorio e li vai a smielare o un laboratorio che ti lavora il miele. Conoscere dove andare dipende molto dalla zona in cui sei, dove hai gli apiari? Potresti provare a rivolgerti in qualche gruppo fb di apicoltori della tua zona chiedendo di essere ospitato per la smielatura. Mi dispiace essere così generico in questa risposta.
Buona sera,
mi trovo in una situazione particolare, dopo anni di non andare in una casa di campagna, ho trovato un alveare nella canna fumaria del forno a legna
Tranne il fatto che non ho potuto accendere il forno per paura di ucciderle, le api non mi hanno dato nessun fastidio, abbiamo
convissuto 9 mesi, vorrei, adesso che è primavera, tentare di spostarle, ma ciò che mi preoccupa di più è far loro del male, per incompetenza, per ignoranza ecc.
Desidero sapere se è una cosa fattibile, sono disposta anche a rompere il muro che ricopre la canna fumaria, dove loro hanno costruito l’alveare o basterebbe farle uscire con un po’ di fumo, in realtà non so cosa fare.
Ho anche delle arnie, che tempo fa hanno regalato a mio figlio
Se non Le chiedo troppo, mi piacerebbe sentire il consiglio spassionato di un esperto
Grazie e mi scusi se mi sono permessa di scriverLe
Sara Morsellino
Buongiorno, complimenti per la bella sensibilità nel proteggere le api. Per recuperarle potrebbe sentire un apicoltore della sua zona per fare un sopralluogo. Spesso è fattibile portarle via senza alcun danno. Tra l’altro è interessante che siano sopravvissute all’inverno senza trattamenti. Sono api molto importanti da monitorare rispetto alla varroa.
Ciao Giacomo, mi domandavo a cosa ma l’affumicatore è proprio necessario? Non capisco a cosa possa servire se vorrei fare apicoltura biologica
Ciao Raissa, l’affumicatore è consentito in apicoltora biologica perché è uno strumento fondamentale per riuscire a visitare le famiglie, soprattutto in alcuni periodi dell’anno. Alcune famiglie più tranquille spesso non richiedono fumo, io stesso spesso non lo uso ma ce l’ho sempre acceso vicino.
Riuscire ad usarlo il meno possibile da benefici sia alle api che a noi apicoltori che ci respiriamo meno fumo.
In estate e quando ho i melari, spesso uso uno spruzzino con acqua.